
Con l’entusiasmo che caratterizza la loro creatività e il giovanile impeto gli artisti del collettivo il Regno di Amataria si stanno facendo conoscere in città con le loro iniziative finalizzate alla diffusione dell’arte e della stampa artistica. E’ di queste ore, infatti, la notizia della pubblicazione online del primo fumetto interamente ideato, concepito e realizzato dal collettivo formato da Gianluca Avella, incisore, Andrea Matarazzo, incisore e Mattia Di Paolo, scenografo,
Il Regno di Amataria, di recente insediatosi nella nuova sede al Casino del Principe, si tinge di rosa nel primo episodio di una striscia a fumetti ambientata sul territorio irpino. Atmosfera vagamente fantasy nel racconto di Amatar, uno straniero proveniente dalla valle di Belaminul (anagramma di Abellinum) per riportare arte e sentimento nel grigiore della vita odierna.
Le tavole (visibili sul profilo Instagram che trovate in calce) sono molto belle e la definizione di “fumetto” non deve assolutamente diminuire il valore di un’opera che mostra ironia, carattere, gusto, originalità e rimanda in qualche modo ad un altro giovane studente d’arte che con il fumetto rivoluzionò il modo di usare i comics per farne opera d’arte, strumento di denuncia, luogo di allucinata confessione autobiografica e contenitore di stranite profezie sulla società italiana: Andrea Pazienza. Non mancano richiami ai più moderni protagonisti del genere come Zerocalcare, all’arte fiamminga e alle atmosfere medievali, che si intrecciano in un divertente hellzapoppin con l’incredibile storia di un paio di sneakers in edizione limitata, equivalente odierno del Santo Graal.

Tre sono i colori dominanti di questo fumetto, bianco, nero e rosa, per aggiungere alle cromie del fumetto un tocco di artisticità e follia e raggiungere l’obiettivo che è nobile: rivalutare la propria terra natale usando l’arte.
I fumetti di Amataria usciranno in due versioni: la storia principale si evolverà in dieci tavole una volta al mese, mentre le altre strisce contestuali, dai toni più disimpegnati e canonici avranno pubblicazione settimanale.