Un vero e proprio cambiamento del cervello quello che avverrebbe in seguito alle videochiamate, soprattutto quelle effettuate su Zoom
Il cervello subirebbe dei cambiamenti proprio in seguito a videochiamate , maggiormente se effettuate tramite la piattaforma Zoom.
Una ricerca condotta dalla neuroscienziata Joy Hirsch che ha pubblicato proprio un articolo a tema sulla nota rivista scientifica Imaging Neuroscience. Uno studio in cui, insieme al suo team, la dottoressa Hirsch è riuscita a studiare le principali interazioni cerebrali durante una videochiamata Zoom.
La stessa ha sottolineato come il cervello umano reagisca con sistemi sociali più stimolati e pertanto attivi quando si ha un incontro dal vivo. Viceversa, ciò non accadrebbe quando la tecnologia è il mezzo di incontro e di comunicazione. Proprio i volti sembrerebbero diversi, sortire proprio una rappresentazione che si distacca dalla realtà e ciò influirebbe sul cervello, precisamente circa i circuiti neurali sociali dello stesso.
Alcuni studi hanno dimostrato la differenza vera e propria tra le conversazioni in presenza e quelle in videochiamata e i risultati sono strabilianti.
Dal vivo, il cervello sarebbe maggiormente stimolato sia in positivo e in negativo. Infatti, le conversazioni in presenza sortirebbero propri una crescita significativa dell’attività cerebrale stessa.
Proprio con il Covid, per, si è visto un aumento considerevole dell’uso della tecnologia per effettuare videochiamate per diversi fini. La didattica a distanza, colloqui di lavoro, esami universitari, riunioni e non solo. Tutto si è svolto in maniera telematica e da remoto.
Ciò ha comportato che le pupille non fossero tanto dilatate come quando si incontrava dal vivo, da qui una minore elaborazione dei volti e delle caratteristiche. Ecco come le conversazioni in presenza costituiscano in realtà un miglior modo di interpretare l’altro.
Questo perché, attraverso una videocamera, non ci si riesce a concentrare sul volto e sugli occhi altrui, non si mantiene un contatto visivo forte e attento. E proprio Zoom – secondo la Hirsch – costituirebbe mezzo di comunicazione sociale fortemente ridotto proprio sull’aspetto delle interazioni viso a viso.
Ovviamente vi possono essere delle personali preferenze, visto che non tutti amano conversare tramite un computer e, viceversa, non tutti riescono, invece, a sopportare quel contatto visivo e non delle conversazioni dal vivo. Forse sarebbe meglio utilizzare entrambi gli strumenti in maniera bilanciata, senza abusare dell’uno o dell’altro mezzo di comunicazione.
Royal Family e malattia di Kate Middleton: la Duchessa Meghan Markle volta le spalle a…
Per l'oroscopo di maggio c’è un segno in particolare che godrà di tantissima fortuna. Scopri…
La verità nascosta dietro il navigatore in incognito di Google Chrome, le polemiche, le controversie…
Mentre William e Kate convolavano a nozze, Harry ebbe un pensiero davvero "agghiacciante". Svelata la…
Un momento davvero decisivo per Rosanna Lodi, divenuta la nuova naufraga de L'Isola dei famosi:…
In un video diventato virale su TikTok, un dentista ha condiviso tre situazioni in cui…