Attenzione! Non sottovalutare mai questi sintomi potrebbe essere una malattia cronica: il glaucoma ci fa perdere la vista.
Il nostro corpo ci invia segnali per indicarci che qualcosa non va, è rischioso prenderli sotto gamba perché potrebbero essere avvisaglie di patologie gravi. Ci sono malattie che restano silenti e quando arrivano i primi sintomi è indispensabile che vengano colti in tempo per evitare evoluzioni gravi.
Le malattie degli occhi sono ovviamente molto invalidanti e spesso derivano da patologie pregresse ma possono essere anche congenite o insorgere con l’avanzare dell’età, come il glaucoma.
Il glaucoma è una malattia insidiosa che attacca il nervo ottico che collega l’organo al cervello, generando una perdita di fibre dello stesso e la conseguente riduzione del campo visivo. L’insorgenza del glaucoma determina quindi una riduzione della vista inizialmente parziale ma che, se non trattato, può portare alla cecità. È una patologia molto diffusa, sicuramente dopo una certa età è più possibile che si presenti diventando una malattia cronica.
Questa patologia è la prima causa di cecità in tutto il mondo quindi è molto importante conoscerne i sintomi e fare prevenzione data la sua progressione invalidante. Se non viene trattata infatti, il campo visivo inizialmente perde la sua capacità periferica e poi progressivamente arriva anche al centro non permettendoci di vedere più.
A parte il glaucoma acuto, generalmente questa malattia nasce silenziosamente e quando cominciamo ad avere i primi disturbi il nervo ottico è già danneggiato: primissimo disturbo è la visione difficoltosa delle zone periferiche del campo visivo; non si riesce a vedere bene guardando in basso o in alto e ai lati.
I sintomi sono chiari e, nonostante magari abbiamo dieci decimi perché la parte centrale non è stata ancora danneggiata, siamo già in piena malattia. Non basta un semplice esame della vista, questo ci rivela solo la capacità di vedere centralmente. Una volta conclamata può essere curata quanto meno nella sua progressione, i farmaci bloccano il deterioramento del nervo ottico; ci sono anche delle nuove tecniche para chirurgiche come il laser o chirurgiche vere e proprie. Comunque è ormai accertato che ridurre la pressione dell’occhio interno blocca la progressione della malattia.
Le cause del disturbo sono molte ma principalmente riguardano la familiarità, il diabete e una predisposizione all’aumento della pressione dell’occhio. Per questo è importantissima la prevenzione: ad un diabetico o ad un miope saranno necessariamente prescritti gli esami diagnostici che occorrono per capire se la malattia è presente prima che insorgano i sintomi, in un certo senso è più facile per soggetti malati trattarla. È necessario quindi che dopo i 40 anni tutti si sottopongano ad esami oculistici che controllino almeno la pressione dell’occhio. I medici consigliano ogni 4 anni fino a 50 anni poi dopo quest’età ogni due anni.
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