Taglio drastico al bonus più richiesto: le cifre si abbassano di molto, ecco da quando

Il Governo di centrodestra sta operando tagli su alcuni incentivi molto conosciuti in questi anni. Tra questi, il bonus più amato

Nel panorama economico attuale, l’argomento dei tagli ai bonus ha assunto una notevole rilevanza, suscitando preoccupazioni e dibattiti tra i cittadini e gli esperti del settore. Questi tagli rappresentano una decisione strategica del governo che impatta direttamente sulle agevolazioni e gli incentivi destinati ai cittadini. In particolare, c’è il taglio di uno dei bonus più amati.

Taglio bonus
Taglio al bonus più amato – foto web365 srl – (ilciriaco.it)

I bonus, o agevolazioni fiscali, sono stati introdotti per incentivare determinati comportamenti, come il risparmio energetico, l’efficienza ambientale o l’accesso ai servizi pubblici. Tuttavia, a causa delle sfide economiche e finanziarie che il Paese deve affrontare, il governo ha deciso di rivedere alcune di queste misure.

Uno degli ambiti più colpiti dai tagli ai bonus è quello dell’efficienza energetica. In passato, il governo ha introdotto incentivi per l’installazione di pannelli solari, caldaie a condensazione e interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Tuttavia, con i tagli attuati, questi bonus potrebbero subire riduzioni o essere eliminati del tutto, rendendo meno conveniente per i cittadini investire in queste tecnologie.

Ma quali sono le ragioni dietro questi tagli? Innanzitutto, la necessità di ridurre la spesa pubblica per rientrare dai debiti e garantire la sostenibilità finanziaria del Paese. Inoltre, alcuni ritengono che alcune agevolazioni siano state mal gestite o utilizzate in modo improprio, portando il governo a ridurne l’accesso o ad eliminarle.

Tagli al bonus più amato

Il bonus ristrutturazione rappresenta uno degli incentivi più significativi nel panorama delle agevolazioni fiscali per il settore delle costruzioni e dell’immobiliare in Italia. Questo strumento, rivolto ai proprietari di immobili che intendono migliorare le loro abitazioni, offre un importante sostegno fiscale per lavori di rinnovo e ammodernamento. Inizialmente introdotto con una detrazione IRPEF del 36% su un massimo di 48.000 euro di spesa per unità immobiliare, il bonus è stato integrato stabilmente nella normativa fiscale italiana, garantendo così una certa stabilità agli investitori. Nel corso degli anni, sono state apportate variazioni significative riguardanti la percentuale di detrazione e il tetto massimo di spesa ammissibile.

Taglio bonus
La politica dei tagli del Governo – foto pixabay – (ilciriaco.it)

Tra il 2022 e il 2023, il governo italiano ha aumentato la detrazione al 50% e ha raddoppiato il limite massimo di spesa a 96.000 euro per proprietà. Questo incremento è stato prorogato più volte, l’ultima volta fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, al termine di questo periodo, è previsto un ritorno al tasso di detrazione originario del 36%, a partire dalle spese sostenute nel 2025.

Recentemente, durante la fase di conversione in legge del Decreto Legislativo n. 39/2024, è stato introdotto un ulteriore cambiamento: una riduzione della detrazione al 30% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033, mantenendo il tetto di spesa a 48.000 euro. È importante notare che questa riduzione non influenzerà le detrazioni disponibili per l’acquisto di abitazioni situate in edifici completamente ristrutturati da imprese cedenti, per le quali la detrazione rimarrà al 36%.

Tuttavia, queste modifiche non sono ancora definitive e dovranno essere confermate dalla legge di conversione del Decreto. Inoltre, sono in arrivo ulteriori novità, come la norma anti usura per la cessione del credito e l’obbligo decennale per alcuni bonus edilizi.

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