Come capire se sei un soggetto allergico: esami da fare per scoprire la diagnosi

Come fare a capire se si è dei soggetti allergici? Quali esami bisogna fare per scoprirlo? Facciamo chiarezza.

Ogni periodo dell’anno ha a che fare con qualche allergia. Se sei un soggetto allergico, saprai bene che bisogna stare molto attenti, soprattutto in giro, dove siamo più esposti agli agenti esterni. Essere dei soggetti allergici, significa essere in potenziale pericolo di allergia nel periodo primaverile, così come in quello autunnale. Anche nei mesi autunnali infatti, si sono cominciati a diffondere dei pollini che causano allergia, così come in primavera, Questo costringe il soggetto allergico a stare ancora più attento, anche durante il periodo dell’anno che sta per arrivare.

Le allergie più comuni durante l’autunno, sono quelle associabili ai pollini e alle muffe, per non parlare degli acari della polvere, che proprio in questo periodo raggiungono il loro picco di crescita. Le allergie ai pollini e alle muffe, si manifestano sia al chiuso che all’aperto, ma quelle alle muffe possono essere più violente in luoghi chiusi come garage e cantine. Durante i mesi autunnali la proliferazione di acari e muffe è molto favorita, soprattutto a causa delle prime piogge. È dunque indispensabile tenere puliti gli spazi di casa, per eliminare tracce di acari o muffe eventuali.

Soggetto allergico: cosa devi fare se non sai di esserlo, ecco gli esami da fare

Chi non ha mai sofferto di allergie, non sa come sono le manifestazioni dei sintomi allergici. Si può immaginare, ovviamente, e in quel caso rivolgersi a uno specialista allergologo, che vi saprà indicare quali esami è bene fare per riconoscere se siete un soggetto allergico. Per diagnosticarla, si può ricorrere al prick test o a un esame del sangue, per identificare il fattore che scatena l’allergia. Tramite la reazione della pelle (prick test), lo specialista riesce a capire a quali allergeni il soggetto è più sensibile.

allergia rimedi
Come porre rimedi all’allergia? – Ilciriaco.it

I trattamenti per le allergie ovviamente sono soggettivi, e in molti casi i farmaci sono steroidi topici inalatori, nel caso ad esempio di rinite allergica. Poi ci sono gli antistaminici di ultima generazione, che non hanno effetti collaterali come quelli in passato. Spray nasali, lavaggi e soluzioni saline. Per attenuare la congiuntivite ad esempio, si usano colliri antistaminici e del sodio cromoglicato.

Per quello che riguarda l’asma invece, si prevede l’utilizzo di trattamenti corticosteroidei inalatori eventualmente associati a broncodilatatori. Anche in questo caso, grazie ai progressi della scienza, è possibile trovare dei prodotti che garantiscono una copertura di 24 ore e che promettono al paziente una buona qualità della vita anche nei periodi dell’anno più critici per un soggetto allergico.

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