Giovanni Terzi è stato in carcere per tre mesi, ma quali furono le accuse che lo portarono all’arresto? Le parole lasciano di stucco.
Giovanni Terzi è al momento uno dei concorrenti di Ballando con le stelle, percorso che sta facendo in coppia con Giada Lini, lo stesso che sta portando avanti con il benestare del pubblico a casa, che settimana dopo settimana non manca mai di fare sentire il suo appoggio.
![Giovanni Terzi, quali gravi accuse portarono al suo arresto e alla detenzione in isolamento 1 Giovanni Terzi perchè è stato arrestato](https://www.ilciriaco.it/wp-content/uploads/2023/12/Giovanni-Terzi-1122023-ilciraco.it_.jpg)
Ebbene, proprio nella puntata scorsa ha parlato del periodo più buio della sua vita, quello legato all’arresto e al trasferimento in carcere, luogo in cui è rimasto per tre mesi con una grave accusa che poi è stata completamente ribaltata in Cassazione, facendolo uscire pulito.
“Io non ho da dimostrare nulla riguardo al mio temperamento. Ho superato prove che mai avrei pensato di trovarmi ad affrontare. A trent’anni ho scoperto che tra la luce e l’ombra passa un istante” ha rivelato il giornalista. Ma quali furono i motivi che portarono all’arresto?
Giovanni Terzi: “Alle sei di mattina bussarono i Carabinieri per arrestarmi”
Per capire bene di che cosa stiamo parlando dobbiamo seguire il racconto di Giovanni Terzi che ci fa tornare indietro nel tempo a quel 13 Ottobre del 1998 quando il giornalista era Consigliere al Comune di Milano. Il suo arresto arrivò a seguito dell’accusa da parte della Procura di avere intascato una tangente da 250 milioni di lire, quando tre anni prima ricopriva il ruolo di Assessore ai lavori pubblico di Bresso.
![Giovanni Terzi, quali gravi accuse portarono al suo arresto e alla detenzione in isolamento 2 Giovanni Terzi ricorda i giorni in carcere: il racconto spiazza](https://www.ilciriaco.it/wp-content/uploads/2023/12/Giovanni-Terzi-1122023-ilciriaco.it_.jpg)
“Alle sei di mattina mi vennero a bussare i carabinieri a casa e mi arrestarono. Mi misero in isolamento giudiziario in questa cella piccola con uno spioncino. Non avevo nemmeno l’ora d’aria in comunità” ha raccontato nella clip di Ballando con le stelle e ancora: “Dopo 30 giorni la mattina presto vennero a prendermi, pensavo di essere liberato, invece mi trasferirono. Mi misero le manette a mani e piedi, scoppiai in un pianto pazzesco”.
In carcere rimase per un totale di settantacinque giorni fino al giorno della sentenza della Cassazione che riuscì a ribaltare in modo netto quello che era stato il giudizio della Procura che è stata poi accusata di avere agito in preda al delirio di onnipotenza. Una situazione che seppure passata ha sempre lasciato grande dolore per se stesso e per la sua famiglia che ha vissuto tutto insieme a lui.
“Penso ai miei genitori, o a mio figlio Ludovico che da allora si nascondeva sotto al letto ogni volta che suonava il campanello” ha confessato tra le lacrime.