Permessi non goduti, si perdono se l’azienda si trova in difficoltà? La risposta che non ti aspetti

Ci sono casi in cui i lavoratori possono perdere tutti i permessi accumulati e non goduti: ecco cosa succede se il datore di lavoro è in difficoltà.

Le ferie e i permessi sul lavoro sono diritti previsti dai CCNL (i contratti collettivi nazionali di lavoro), sia nel pubblico che nel privato. Le ferie sono intese come astensioni obbligatorie dal lavoro per favorire riposo, e sono interamente retribuite. I permessi possono anche essere non retribuiti.

Casi in cui è possibile perdere i permessi non goduti sul lavoro
Perdere i permessi non goduti: quando succede – ilciriaco.it

Ciò vale per permessi ROL, le ex festività e altri tipi di esoneri temporanei e giustificati dal lavoro. In generale, il pagamento di queste giornate può essere erogato dall’INPS (come nel caso della maternità) o dall’azienda. E in questo secondo caso possono sorgere dei problemi.

Mettiamo per esempio che il datore di lavoro sia in difficoltà o che sia addirittura fallito. A quel punto, il lavoratore ha perso tutti i permessi non goduti? L’ordinamento italiano vieta esplicitamente l’erogazione di un’indennità a titolo di ferie non godute o permessi saltati, e lo fa con il preciso scopo di evitare che i lavoratori siano disincentivati dal godere delle ore o delle giornate di riposo standard.

Ci sono però delle importanti eccezioni. Un esempio è proprio relativo alla fattispecie illustrata poco più su: nel caso di cessazione del rapporto di lavoro o di fallimento dell’azienda, le ferie maturate e non sfruttate dal dipendente e i permessi non goduti dovrebbero diventare soldi. Cioè i diritti non goduti dovrebbero, per legge, essere liquidati in busta paga. E non è tutto…

Permessi non goduti: ecco quando possono essere persi

Alcuni contratti collettivi nazionali di lavoro dispongono la fruizione dei permessi entro una determinata scadenza, superata la quale devono essere per forza liquidati. Quando si parla di permessi entrano in gioco anche i permessi 104. In questo caso, se un lavoratore non utilizza entro un mese i permessi offerti per il sostengo ai disabili o ai cargiver, i permessi stessi non possono essere recuperati nei mesi successivi. Quindi vengono persi definitivamente.

Indennità per permessi non goduti
A chi rivolgersi in caso di ferie non godute e permessi non pagati? – ilciriaco.it

La possibilità di perdere i permessi non goduti non è dunque così remota. Anche perché di fronte a un fallimento anche per lo Stato diventa difficile recuperare certi crediti, figuriamoci per un dipendente o un ex dipendente. Poi, bisogna capire anche quali sono le specifiche disposizioni del contratto collettivo di lavoro.

Lo Stato, tramite l’INPS, cerca di supportare i lavoratori che si trovano in simili spiacevoli situazioni attraverso il fondo di garanzia. Ma questo fondo copre solo il TFR e le ultime tre mensilità in caso di fallimento dell’azienda. In molti casi, quindi, l’indennità che dovrebbe spettare ai lavoratori per i permessi non goduti non arriva mai! A questo punto è meglio rivolgersi a un avvocato o comunque al sindacato.

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