Prova a farti il solletico: se fai questo movimento vuol dire che sei immune

Vuoi scoprire se sei ‘immune’ al solletico? Il motivo è scientifico e riguarda un preciso comportamento di ognuno di noi

Chi lo soffre sotto le ascelle, chi sulla pianta dei piedi e chi ancora non può assolutamente sopportare quello fatto sui fianchi. Non sono moltissime le persone che non soffrono il solletico in qualsiasi parte del proprio corpo e solitamente quando accade le altre persone restano sorprese, immaginando che se venisse fatto a loro inizierebbero a dimenarsi e a ridere a crepapelle.

Solletico da soli
Cosa succede se ci si fa il solletico da soli (ilciriaco.it)

Del resto la sensazione provocata dal solletico porta, in alcuni casi, ad una vera e propria perdita del controllo rendendo impossibile controllare la risata e se questo accade in situazioni formali o in ambienti silenziosi, si rischierebbe di provare forte imbarazzo. Tutto cambia però qualora il solletico ‘ce lo facciamo da soli’. Chiunque ne soffra avrà certamente provato almeno una volta a solleticarsi autonomamente sotto le ascelle o sui piedi o a stringersi i fianchi per vedere se prova qualcosa.

Farsi il solletico da soli, perché non provoca niente? Lo studio dimostra cosa succede

Perché difficilmente, in questo caso, lo si soffre? A cercare di dare una risposta ci ha pensato un team della Federation University, in Australia, che ha avviato uno studio caratterizzato da una serie di elaborati esperimenti per andare a stabilire perché il solletico autoinflitto non funzionasse, specialmente in persone che ne soffrirebbero moltissimo ‘ricevendolo’ da altri. Ad oggi esisteva la teoria dell’effetto sorpresa secondo la quale mancherebbe, per l’appunto, la sorpresa dal momento che l’azione del solletico parte da noi stessi. Ma nel nuovo studio tale teoria è stata completamente demolita attraverso una serie di esperimenti.

esperimento solletico
La ricerca sul solletico autoinflitto, cosa è emerso (ilciriaco.it)

“Se quella teoria fosse valida – ha dichiarato a tal proposito l’uomo a capo della ricerca, George Van Doorn ripristinando l’effetto sorpresa dovremmo sentire il solletico”. Ma così non è stato: per capirlo diverse coppie di studenti sono state fatte accomodare l’uno davanti all’altro mentre sul tavolo presente tra loro è stata appoggiata un’asticella di legno. Muovendo l’asticella con una mano in maniera alternata gli studenti andavano a solleticarsi l’altra; ma non è tutto. Ognuno di loro ha indossato un visore che ha mostrato il campo visivo del compagno dando quindi loro la sensazione di trovarsi nei panni della persona seduta davanti. Praticando solletico autoindotto in questa modalità che ha ricreato l’effetto sorpresa, gli studenti non lo hanno comunque sofferto.

Secondo il team il cervello, tutte le volte che effettuiamo un movimento, va ad attenuare le sensazioni in arrivo dal corpo e questo comprende anche quelle che provengono dalla pelle. Questo accade anche provando a farsi il solletico da soli dal momento che ci costringe a muoverci e, pertanto, a non stimolare sufficientemente la pelle per sentirne gli effetti.

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