Artrosi, rivoluzione nella cura delle articolazioni: da oggi i tessuti potranno rigenerarsi così, addio interventi

Un nuovo e innovativo metodo per combattere l’artrosi: se i test dovessero andare a buon fine, si potrebbero scongiurare gli interventi chirurgici.

Chi ne soffre, sa che fonte di sofferenza e che problematica per certi versi invalidante possa essere l’artrosi. Questa condizione, spesso trascurata ma debilitante, colpisce le articolazioni portando a dolori cronici e limitazioni fisiche. Oggi, però, la scienza corre in aiuto di chi soffre di questa patologia: da oggi i tessuti potranno rigenerarsi così.

artrosi nuovo metodo per curarla
Nuovo metodo contro l’artrosi Ilciriaco.it

L’artrosi è una forma di degenerazione delle articolazioni che colpisce prevalentemente anziani, ma può manifestarsi anche in età più giovane. Contrariamente a malattie infiammatorie come l’artrite reumatoide, l’artrosi è caratterizzata dalla progressiva usura della cartilagine, il tessuto che riveste le estremità delle ossa nelle articolazioni.

Nonostante la sua pervasività, l’artrosi spesso sfugge all’attenzione del pubblico. Una delle ragioni di ciò è la natura graduale del suo sviluppo, con sintomi che si manifestano lentamente nel corso del tempo. Questa lenta avanzata rende difficile per i pazienti riconoscere i segnali precoci e consultare un medico in fase iniziale.

Un nuovo metodo medico contro l’artrosi

I dolori articolari costanti e la perdita progressiva di mobilità influenzano significativamente la vita quotidiana dei pazienti. Attività apparentemente semplici diventano sfide, con conseguenze notevoli sulla salute mentale e sociale. L’obesità, l’inattività fisica e la predisposizione genetica sono solo alcune delle variabili che aumentano il rischio di sviluppare l’artrosi. La prevenzione riveste un ruolo cruciale, con la promozione di stili di vita sani, l’esercizio regolare e il controllo del peso che possono contribuire a mitigare il rischio.

Nuovo metodo contro artrosi
Un nuovo metodo medico contro l’artrosi Ilciriaco.it

Il primo passo cruciale per affrontare il problema dell’artrosi è aumentare la consapevolezza pubblica. Educare la società sui sintomi precoci, i fattori di rischio e le opzioni di trattamento può favorire diagnosi tempestive e migliorare la gestione della condizione. Sebbene attualmente non esista una cura completa per l’artrosi, diversi approcci terapeutici possono alleviare i sintomi. Terapie fisiche, farmaci antinfiammatori e, in casi più gravi, interventi chirurgici come la sostituzione dell’articolazione sono opzioni considerate.

Oggi, fortunatamente, la scienza corre in soccorso di chi soffre di questa problematica, con una nuova metodologia che potrebbe rigenerare i tessuti, senza dover ricorrere a interventi chirurgici. La speranza arriva dal progetto Admaiora finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea. Lo studio è stato condotto dai ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con l’Irccs Istituto ortopedico Rizzoli e altri partner nazionali e internazionali.

I risultati, pubblicati sulla rivista ‘Acs Nano’, ci dicono che potrebbe essere possibile iniettare dei biomateriali che incapsulano cellule staminali e che, stimolati con ultrasuoni, consentono la rigenerazione della cartilagine articolare efficaci contro questa patologia. Questo eviterebbe la necessità dell’installazione di una protesi d’anca o di ginocchio. Le cellule staminali verrebbero prelevate dal terreno adiposo del paziente, in modo minimamente invasivo mediante una liposuzione. Sono in corso test per testare l’effettiva efficacia. 

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