Taglio pensione di 600 euro per chi ha iniziato a lavorare in quest’anno

Chi rischia di veder ridotto l’importo della propria pensione di una cifra che può arrivare a 600 euro? Ecco cosa prevede la legge

L’importo delle pensioni è estremamente differenziato in quanto ‘costruito’ sulla base di molteplici fattori. A cominciare dal reddito e dall’età anagrafica, per proseguire con il quantitativo di contributi versati, ma nel mezzo si inseriscono altre variabili che possono determinare incrementi o sforbiciate nel valore finale del trattamento pensionistico.

Taglio pensione, fino a 600 euro in meno. Per chi
Quali lavoratori rischiano di ricevere una pensione molto bassa (ilciriaco.it)

Ebbene in tale contesto, per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare a partire da un determinato anno il rischio è quello di ritrovarsi con una pensione fino a 600 euro inferiore rispetto a coloro che invece hanno versato contributi anche prima. Cerchiamo di capire per quale motivo.

Pensione più bassa fino a 600 euro: attenzione all’anno di avvio del lavoro

La questione non è di poco conto in quanto coinvolge un numero anno dopo anno crescente di lavoratori che si ritroveranno con cedolini mensili di importi molto più bassi di chi ha iniziato a prendere la pensione diversi anni fa ma anche di coloro che attualmente la percepiscono. Tutto è riconducibile al sistema di calcolo del trattamento pensionistico che in passato avveniva con il sistema retributivo ma da un certo punto in poi la situazione è mutata passando al calcolo dell’importo in base al regime contributivo (o al regime misto nel caso di contributi versati prima e dopo un determinato anno).

Pensioni, quando il calcolo è solo nel retributivo
Rischio di pensioni di importo inferiore alla minima per contributi versati solo dal 96 (ilciriaco.it)

Inserendo tutto questo in un contesto nel quale non vi sono ancora strategie che portino al superamento della Legge Fornero o percorsi strutturali per incrementare il valore delle pensioni minime portandole a 1000 euro, il rischio è che il trattamento pensionistico possa ridursi al punto da non consentire agli ex lavoratori una vita, da pensionati, di buona qualità. Il problema è legato al fatto che ci si potrebbe ritrovare, con il calcolo interamente mediante sistema contributivo, con un assegno addirittura inferiore rispetto a quello della pensione minima ad oggi fissato in 598,61 euro.

Ebbene l’anno in questione è il 1996: chi ha cominciato a versare contributi esclusivamente dopo il ’96 rientra infatti nel contributivo puro. E questo produce effetti decisamente differenti rispetto al passato sia in merito al calcolo della pensione che al raggiungimento del trattamento pensionistico. Tutti i contributi maturati vengono infatti trasformati in una cifra applicando un coefficiente che, più si ritarda l’accesso alla pensione più diventa vantaggioso. Non è prevista inoltre l’integrazione al trattamento minimo come accade per chi ha versato almeno un contributo settimanale entro fine 1995.

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