Lavoratori part-time, hanno diritto alle ferie? Così funziona il conteggio

Come funzionano le ferie per i lavoratori con un contratto part time? Ecco quali sono le regole e i meccanismi di conteggio da conoscere

Conoscere tutti i meccanismi che regolano un contratto di lavoro è essenziale per non incappare in brutte o inaspettate sorprese successivamente. E questo riguarda anche la gestione delle ferie, nei casi di conversione di un’attività dal tempo pieno al part time, e viceversa. Quello su cui ci si deve concentrare, da questo punto di vista, è il capire non solo come si gestiscano ma anche come le ferie vengano calcolate in ogni specifico regime lavorativo.

Ferie lavoratori part time: cosa prevede la legge
Come funzionano le ferie annuali per i lavoratori con contratto part time (ilciriaco.it)

Facendo chiaramente riferimento a quanto previsto dalla legge che, in tema lavoro, è molto chiara nel garantire determinati diritti ai lavoratori. Entriamo nel merito per conoscere i principi che regolano il trattamento part time, la durata delle ferie e cosa accade, sempre dal punto di vista del quantitativo di settimane di stop lavorativo, in caso di passaggio dal full time.

Ferie per lavoratori part time: calcolo e regole da rispettare

Le normative spiegano molto bene a cosa si ha diritto qualora si sottoscriva un contratto di lavoro part time. Lo si può evincere da un’attenta lettura del DL 81/2015 e, nello specifico, dell’articolo 7, comma 2 nel quale si parla del cosiddetto principio di non discriminazione dal quale emerge una notizia molto positiva per i lavoratori con orario ridotto, il tutto per quanto riguarda l’accumulo delle ferie. Sappiamo infatti che i lavoratori full time hanno diritto, ed è la legge a prevederlo, a non meno di quattro settimane di ferie all’anno. Due di esse dovranno essere godute durante l’anno di maturazione.

Contratto part time e quattro settimane di ferie: i dettagli
Il numero di settimane di ferie è indipendente dal tipo di contratto (ilciriaco.it)

Lo si potrà fare in modo continuativo dietro richiesta del dipendente da inviare con anticipo al datore di lavoro. Per godere delle altre due settimane invece c’è tempo entro i 18 mesi successivi all’anno di maturazione: potranno essere concesse dal datore di lavoro anche in via non continuativa. Qualora lo preveda il CCNL inoltre potrebbe essere aggiunto un ulteriore periodo di ferie. E per i part time? Le regole non cambiano: a questi lavoratori sono garantiti i medesimi diritti dei colleghi operanti a tempo pieno, senza distinzioni per quanto riguarda il numero di giorni di ferie che, dunque, non sarà ridotto nonostante la durata inferiore dell’orario lavorativo.

Dunque indipendentemente dalle ore lavorate si avrà sempre diritto alle prime quattro settimane di ferie, considerate irrinunciabili e che non sarà possibile scambiare con modalità retributive atte ad ottenere una maggiorazione dello stipendio. Il datore di lavoro incorrerebbe nel rischio di subire sanzioni, questo anche qualora non venissero utilizzate tali settimane.

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