Nel 2024 puoi andare in pensione 3 anni prima: l’assegno mensile è altissimo

Grande novità: nel 2024 puoi accedere alla pensione con ben 3 anni di anticipo e avere, al tempo stesso, un assegno altissimo.

In pensione tre anni prima ma senza penalizzazioni: anzi, con un assegno mensile altissimo. No, non è un sogno: nel 2024 puoi farlo davvero. vediamo come sfruttare questa opportunità.

pensione a 64 anni
Puoi andare in pensione 3 anni prima senza tagli sull’assegno/Ilciriaco.it

Restare a lavoro fino a 67 anni non solo non piace quasi a nessuno ma, spesso, non è neppure vantaggioso dal punto di vista economico. Infatti una persona che va in pensione a 67 anni con 20 anni di contributi – la soglia contributiva minima stabilita dalla legge Fornero – nella maggior parte dei casi riceverà una pensione non altissima.

Infatti, dal 1996 in avanti – in seguito alla riforma Dini – l’importo delle pensioni viene calcolato con il sistema contributivo il quale non tiene conto dello stipendio del lavoratore per calcolare l’importo della pensione ma tiene conto unicamente dei contributi versati.

Solitamente questo metodo di calcolo risulta essere più svantaggioso rispetto al sistema retributivo che era in vigore fino al 1995. Non sempre però: ci sono casi in cui il sistema contributivo può essere molto conveniente. Ad esempio, grazie ad esso, alcuni lavoratori possono smettere di lavorare a soli 64 anni e con un assegno mensile bello alto.

Pensione ricca con 3 anni di anticipo: ecco chi può farlo

Andare in pensione prima, molto spesso, significa subire dei tagli e, dunque, doversi accontentare di un assegno più basso di quello che ci si sarebbe attesi. Non sempre però. C’è una misura che prevede il pensionamento a soli 64 anni – tre anni prima rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero – e con un assegno mensile molto ricco.

pensione anticipata contributiva, requisiti
Pensione a 64 anni e con un assegno molto alto/Ilciriaco.it

Ci sono lavoratori che possono accedere alla pensione a 64 anni e con appena 20 anni di contributi senza subire tagli: si tratta dei cosiddetti “contributivi puri”, cioè quei lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi dal 1996 in avanti, anno in cui, appunto, il sistema di calcolo contributivo ha preso il posto del sistema di calcolo retributivo.

Costoro, a conti fatti, pesano molto meno sulle casse dell’Inps proprio perché rientrano al 100% nel sistema contributivo e, dunque, l’importo della loro pensione dipenderà unicamente da quanti contributi hanno versato. C’è una condizione da rispettare però per poter andare in pensione a 64 anni con solo 20 anni di contributi: bisogna aver maturato un assegno previdenziale al di sopra di una certa soglia.

Tale soglia cambia in base al genere e alla situazione familiare del lavoratore. Per il 2024 le soglie minime da raggiungere sono le seguenti:

  • 3 volte l’importo dell’assegno sociale per gli uomini e le donne senza figli;
  • 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale per le donne con un figlio;
  • 2,6 volte l’importo dell’assegno sociale per le donne con due o più figli.

Considerando che, nel 2024, l’assegno sociale corrisponde a 534,41 euro al mese, questo significa che un uomo o una donna senza figli potranno andare in pensione a 64 anni e riceveranno un assegno di circa 1600 euro al mese; una donna con un figlio avrà una pensione di 1496 euro al mese e una donna con almeno due figli riceverà un assegno pensionistico di 1390 euro al mese.

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