Le promesse di Meloni: immigrati, accise e benzina, a che punto sono?

Un anno di Governo presieduto da Giorgia Meloni. Cosa ne è stato delle promesse elettorali?

I detrattori potrebbero dire che un conto è stare all’opposizione e sbraitare sempre e comunque. I sostenitori, invece, sicuramente diranno che in un un anno o giù di lì era impossibile fare tutto senza la bacchetta magica. Qual è la verità? A un anno dalla schiacciante vittoria delle elezioni, cosa ne è stato del programma presentato da Giorgia Meloni in campagna elettorale?

Una lunga campagna elettorale, dovremmo dire. Già perché, Giorgia Meloni e il suo partito, Fratelli d’Italia, non hanno vinto le elezioni in maniera schiacciante solo per quello che hanno promesso nelle settimane antecedenti. Per la creazione del consenso meloniano, infatti, è stata fondamentale la scelta di rimanere all’opposizione, come unico partito, dell’Esecutivo guidato da Mario Draghi, che raccoglieva tutti: dai 5 Stelle alla Lega, passando per il Pd, Forza Italia, Renzi e tutti gli altri.

Meloni, invece, ha scelto la linea dura. E, in campagna elettorale, anche con una serie molto lunga di promesse sui temi caldi alla destra, ha stravinto la contesa. Ma oggi, dopo un anno di Governo, che ne è stato di tutte quelle promesse? Proviamo a fare chiarezza.

Le promesse di Giorgia Meloni un anno dopo l’elezione

Il primo anno del Governo presieduto da Giorgia Meloni si è sicuramente contraddistinto per le misure economiche. Date o tolte. L’Esecutivo, infatti, ha tagliato, come aveva promesso, il Reddito di cittadinanza, considerato un odioso obolo ai fannulloni. Ma, pur avversando la politica dei bonus, resosi conto della difficile situazione economica che vive il Paese, ha istituito una lunga serie di sussidi.

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Le promesse di Giorgia Meloni in campagna elettorale: a che punto siamo? – ilciriaco.it

E, invece, sui temi più cari alla destra, come quello degli immigrati, ma anche quello dei consumi, cosa ha fatto il Governo di quello che aveva promesso in campagna elettorale la leader? Partiamo dalle accise sulla benzina. Come ben sappiamo, diesel e benzina sono ormai attorno o sopra i due euro al litro. Nel 2019, Giorgia Meloni criticava l’allora Governo, definendo “vergognoso” il fatto che non avesse tagliato le accise per far scendere il prezzo del carburante. Ma arrivata al Governo, non ha operato la misura promessa. Questione di coperture finanziarie.

Da leader politica all’opposizione, Meloni aveva poi promesso un forte contrasto alle speculazioni finanziarie sui costi delle materie prime e istituzione di un tetto europeo al prezzo del gas. Neanche questo è avvenuto e adesso, con l’autunno e l’inverno, i costi preoccupano non poco.

Infine, il tema maggiormente caro al centrodestra, quello dell‘immigrazione. All’opposizione, Meloni ovviamente chiedeva chiusure dei confini e sosteneva la necessità di un blocco navale. In un anno di Governo, invece, le cifre dicono che i numeri di immigrati nel nostro Paese sono più alti rispetto al passato. Alcuni accordi (soprattutto con la Tunisia) sono stati realizzati. Ma, alla fine, anche recentemente con la sua visita a Lampedusa, Meloni ha dovuto ammettere che alcuni dei piani propugnati sono irrealizzabili.

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