Ricarica superveloce e batteria sempre al 100%, il risvolto: quello che le aziende non dicono

Con la ricarica superveloce si ha la batteria sempre al 100%. Ma occhio a questo risvolto, le aziende non lo dicono.

Negli ultimi tempi, tutte le grandi aziende produttrici di smartphone stanno puntando su sistemi all’avanguardia per poter garantire il massimo dell’autonomia ai consumatori. Un requisito diventato indispensabile, in particolare se si deve passare tutto il giorno fuori casa e lontani dalla presa elettrica e per nessun motivo il telefono deve spegnersi.

Il risvolto negativo della ricarica superveloce della batteria
Ricarica superveloce della batteria, il risvolto che non ci dicono – Ilciriaco.it

Oltre alle celle sempre più capienti, parliamo in particolare della ricarica superveloce per la batteria. Un sistema che dà modo di arrivare al 100% in pochi minuti e che è sempre più efficiente. Soprattutto per i device delle aziende asiatiche. Ma c’è un risvolto che sta emergendo in questi giorni e di cui i grandi colossi non parlano mai. Ecco che cosa non ci dicono, così non avrete più dubbi e saprete tutto quello che realmente c’è da conoscere in merito a questo sistema.

Ricarica superveloce della batteria: il risvolto che non sapete

La ricarica superveloce della batteria è una delle tecnologie più interessanti che stanno venendo adottate negli ultimi anni da tutte le grandi aziende che producono gli smartphone. Si tratta di un sistema alternativo che permette di ottenere il 100% in qualche minuto, così da poter godere dell’autonomia per tutta la giornata.

Questo risvolto della ricarica superveloce della batteria è negativo
Cosa non ci dicono sulla ricarica superveloce della batteria – Ilciriaco.it

Ma occhio a questo risvolto di cui non si parla mai. Ci sono infatti due particolari problemi che potrebbero portare a danni nel tempo alle batterie. Come spiegato dall’ex direttore dei Graphene Labs di IIT Vittorio Pellegrini, infatti, il processo di ricarica funziona facendo spostare gli ioni di litio dal polo positivo a quello negativo della cella. Con la corrente che immettiamo attraverso l’alimentatore.

Il problema è che la batteria è chiusa in un oggetto fisicamente piccolo, e dunque emergono due problemi. Il primo è che il passaggio di corrente genera più calore essendo più veloce, e il secondo riguarda l’elettrolita. Ossia il liquido che va a separare il polo positivo da quello negativo. Col calore, questo inizia ad evaporare. E come potete immaginare, il vapore non può andare da nessuna parte. In casi estremi, viene provocato un rigonfiamento della parte posteriore dello smartphone. Che col passare del tempo, porta l’elettrolita ad asciugarsi e finire. Così che la batteria si rovina più presto e perde di efficacia. 

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