Come è possibile andare in pensione all’età di 62 anni beneficiando di un cedolino mensile che sfiora i 2400 euro? Ecco come riuscirci
Il tema delle pensione e nello specifico dei requisiti da maturare per poter raggiungere il tanto sognato cedolino mensile ed interrompere contestualmente l’attività lavorativa resta di importanza centrale anche nel 2024. Questo in virtù delle novità o proroghe previste dalla Legge di Bilancio, in particolare, per quanto riguarda i trattamenti pensionistici anticipati.
A tal proposito vediamo nello specifico come potrebbe essere possibile andare in pensione ben prima del tempo, ovvero a 62 anni, beneficiando di un assegno mensile che potrebbe addirittura raggiungere i 2.395 euro.
Pensione, come andarci a 62 anni e con 2.395 euro al mese
Facciamo riferimento ad uno dei modi per ottenere la pensione anticipata flessibile che pur essendo stata modificata in alcuni dettagli che l’hanno resa meno ‘conveniente’ rispetto a quanto previsto lo scorso anno, rimane comunque una possibilità per tanti di potersi fermare all’età di 62 anni e con 41 anni di contributi versati.
Dal punto di vista normativo la misura nota come Quota 103 non punta a incentivare l’uscita anticipata dal lavoro fino a cinque anni prima rispetto a quanto previsto dal percorso ordinario. Ma offre comunque questa possibilità, pur nella consapevolezza che dal 2024 il calcolo dell’importo pensionistico avverrà interamente mediante il sistema contributivo. Altro fattore che potrebbe incidere negativamente su questa scelta è sicuramente l’allungamento della cosiddetta finestra mobile, che comporta un incremento dei tempi di attesa da rispettare prima di ricevere il trattamento pensionistico.
Un altro importante elemento è il limite di pagamento massimo che è possibile ottenere con questa formula: infatti l’Inps potrà erogare un importo ‘limite’ inferiore rispetto al 2023, e questa soglia è fissata proprio nella somma di 2.395 euro. La specifica legata a Quota 103 è arrivata nella circolare Inps numero 39 del 27 febbraio. In essa si sottolinea che l’importo massimo è pari a quattro volte il valore del trattamento minimo, in riduzione dal momento che nel 2023 era pari a cinque volte. Ciò non toglie che per tanti poter beneficiare di un cedolino mensile superiore a 2000 euro possa rappresentare un forte incentivo a fermarsi dal lavoro cinque anni prima del tempo.
Per cinque anni, però, la rendita mensile sarà vincolata a quel limite e questo anche qualora dal calcolo dovesse risultare un trattamento più favorevole. Elemento questo da tenere fortemente in considerazione.