Si può ottenere un rimborso sulle spese condominiali: i documenti da presentare al CAF

Le spese condominiali possono consentire di ottenere rimborsi? Ecco quali sono detraibili e cosa bisogna fare per ricevere la detrazione

Quello delle spese condominiali è sicuramente un argomento non semplice da affrontare e tale da generare non di rado tutta una serie di discussioni in sede di riunione condominiale. Del resto ogni edificio necessita, con il passare del tempo, di tutta una serie di interventi di manutenzione o di lavori che non sempre è il caso di procrastinare per non ritrovarsi in futuro con spese ben più alte da sostenere.

Quali spese condominiali sono detraibili e come
La procedura da seguire per ottenere le detrazioni sulle spese di condominio (ilciriaco.it / foto Pixabay)

Il problema va affrontato tenendo conto del bilancio annuale dell’edificio e anche delle possibilità economiche delle persone che vi risiedono, per ‘trovare la quadra’ ed una soluzione ad hoc che vada bene alla maggioranza delle persone. Quello che in tanti si domandano è se vi sia la possibilità di ottenere un rimborso di alcune spese condominiali: vediamo dunque che cosa prevede la legge a tal proposito.

Rimborso delle spese condominiali, quali sono detraibili?

Stiamo parlando, nello specifico, delle spese condominiali detraibili, ovvero riguardanti interventi che, a fronte del pagamento anticipato, consentiranno successivamente di ottenere indietro parte delle somme spese, ammortizzando dunque i costi. Ebbene vi sono alcune spese assolutamente detraibili in quanto anche chi abita in condominio può sfruttare le detrazioni previste dallo Stato su molteplici tipi di interventi ed in questo articolo ci focalizzeremo su uno di essi.

Spese condominiali detraibili manutenzione ascensore: i dettagli
Spese condominiali detraibili: cosa deve fare l’amministratore di condominio (ilciriaco.it / foto pixabay)

Non si tratta, in questo caso, di veri e propri lavori di ristrutturazione o installazione quanto piuttosto di spese di manutenzione riguardanti, nello specifico, l’ascensore che serve i piani alti del palazzo e, qualora presenti, taverne o cantine. Queste spese condominiali rientrano tra quelle detraibili così come i costi relativi all’ordinaria manutenzione ovvero la sostituzione di una componente specifica dell’impianto per consentire di mantenerlo funzionante.

Ma come bisogna procedere? Ci si domanda cioè se occorre presentare la documentazione tracciabile riguardante il versamento della singola quota millesimale oppure se occorra una specifica comunicazione dell’Amministratore all’Agenzia delle Entrate.

Premesso che si ha sicuramente diritto alla quota di competenza sulla base dei millesimi del singolo condomino mentre le spese inserite nel contratto di manutenzione (come i controlli effettuati periodicamente) non sono comprese, ecco come ci si deve muovere dal punto di vista burocratico. Annualmente, ed è un obbligo di legge per l’amministratore di condominio, egli deve rilasciare una certificazione ad ogni condomino che riporti l’elenco delle spese detraibili nonché l’importo specifico da detrarre. Tale documento dovrà essere inviato ad ognuno in prossimità dell’avvio della stagione dichiarativa.

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