Percepire la Naspi senza averne diritto può portare a una richiesta di rimborso parziale o totale da parte dell’INPS. Cosa devi fare?
La NASPI è una misura che permette di ricevere un sussidio per quelle situazioni in cui si era in un rapporto di lavoro subordinato e si è perso il lavoro.
Sul portale dell’INPS esiste un servizio che permette di richiedere in autonomia questa indennità mensile. E sono indicati anche tutti i requisiti che vanno posseduti per poter fare domanda e ricevere il denaro.
Ma esistono anche delle situazioni in cui si può aver fatto domanda, ricevuto il denaro ma in realtà non essere in possesso di tutti i requisiti. Per queste situazioni l’INPS può richiedere il rimborso NASPI. Ma ci sono alcuni dettagli che vanno controllati perché in questi casi la richiesta può non essere legittima.
Quando il rimborso NASPI non è legittimo
Come abbiamo accennato prima, la NASPI è un sussidio che consente ai lavoratori che rimangono improvvisamente senza lavoro non per propria colpa o per propria scelta di poter avere un sostegno economico mentre cercano un altro posto di lavoro. La richiesta del sussidio deve però essere accompagnata da una dichiarazione che riguarda il possesso dei requisiti. INPS può però poi effettuare controlli e se da questi controlli emerge che i requisiti in realtà non erano corretti può nei fatti chiedere il rimborso totale delle somme.
La Corte Costituzionale, con una sentenza molto recente, ha stabilito che non sempre la richiesta di restituzione totale della NASPI che l’INPS invia al lavoratore può essere accolta. La Corte ha infatti individuato alcuni elementi che possono rimodulare la richiesta da parte dell’organo nei confronti del lavoratore. Tra queste condizioni quelle di disastro naturale o di evento imprevisto che vanno ad influire sulle capacità stesse del lavoratore di proseguire nell’attività che riguarda l’anticipazione NASPI che è stata richiesta ad INPS.
Per quelle situazioni in cui si verificano fatti al di fuori del controllo del beneficiario del sussidio, INPS non può pretendere la restituzione totale di quanto erogato. Il calcolo della somma che va recuperata dall’ente va invece eseguito secondo il tempo che effettivamente può essere ascritto a un periodo di non adeguata percezione.
Nella maggior parte dei casi la richiesta di rimborso NASPI da parte di INPS è motivata ed è difficile che si possano addurre motivi o condizioni per opporsi ma, come dimostra la sentenza della Corte Costituzionale, sussistono alcune condizioni in cui invece si può presentare una istanza per opporsi alla richiesta totale. Un’altra situazione in cui la richiesta da parte di INPS di rimborso NASPI non può essere totale è quella in cui si è iniziato un nuovo lavoro e non si è comunicato per tempo all’INPS il cambio e quindi la rinuncia alla NASPI. Per queste situazioni, la richiesta di rimborso non può prevedere la restituzione della somma per intero ma solo della somma indebitamente ricevuta dal momento in cui si è iniziato il nuovo rapporto di lavoro.