Hai segnalato ad amici e parenti un posto di blocco? Fa attenzione: in questi casi la multa è salatissima

Attenzione a segnalare a amici o parenti la presenza di un posto di blocco. Si rischia una multa salatissima.

Gli automobilisti sanno bene che ogni tanto capita di incrociare un posto di blocco. Nulla da temere per chi viaggia in regola con patente, assicurazione e documenti vari e non si è messo al volante dopo aver bevuto o consumato droghe. Rischia invece chi non è in regola col Codice della Strada.

Che multa rischiano gli automobilisti che segnalano un posto di blocco
Cosa rischia chi segnala la presenza di un posto di blocco? (Foto Ansa) – ilciriaco.it

In quest’ultimo caso la sanzione è pressoché inevitabile. Per questo a volte capita di notare alcune auto che procedono sulla corsia opposta segnalando con i fari la presenza di un posto di blocco della polizia o dei carabinieri posto a poca distanza. La legge però vieta questo genere di segnalazioni che, anche se non costituiscono reato, vengono considerate illeciti amministrativi.

Cosa si rischia in questo caso? Come detto segnalare il posto di blocco non è consentito dalla legge. Ecco a cosa vanno incontro i conducenti furbetti che si improvvisano segnalatori stradali e indicano agli altri la presenza di un posto di blocco. La multa in casi come questi è salatissima.

Segnalazione del posto di blocco, se lo fai rischi grosso: la multa è salatissima

Segnalare un posto di blocco è un illecito che viola il Codice della Strada. Esistono ad esempio dei gruppi WhatsApp nati appositamente per segnalare la presenza dei posti di blocco. Qual è il rischio che si corre se la polizia dovesse scoprire che l’automobilista si trova in una di queste chat di WhatsApp?

Multa salatissima per chi segnala la presenza di un posto di blocco
Segnali il posto di blocco su WhatsApp? Ecco a cosa vai incontro – ilciriaco.it

L’argomento è molto discusso sui social. Se n’è occupato anche Angelo Greco, l’«avvocato del web» e direttore del sito ‘Laleggepertutti.it’. In un video postato sul suo seguitissimo canale Instagram l’avvocato ha spiegato i rischi che corrono gli utenti “beccati” dalla polizia su uno di questi gruppi WhatsApp.

C’è chi sostiene che essere iscritti a una di queste chat possa addirittura far scattare il reato di interruzione di pubblico servizio. C’è anche da dire che malgrado le denunce delle forze dell’ordine finora non c’è stata alcuna condanna penale. Il gip di Genova ha escluso l’intralcio al servizio pubblico per la natura privata della chat e per il numero ridotto dei partecipanti.

In sostanza non essendo i gruppi accessibili a tutti la presenza di chat come queste non impedisce alle forze dell’ordine di svolgere il proprio servizio per tutti gli altri automobilisti non iscritti. Anche il numero limitato di chi partecipa a questi gruppi va tenuto in conto. 

Cosa rischia chi segnala i posti di blocco su WhatsApp

Altri ancora ritengono che l’iscrizione a queste chat WhatsApp possa portare alla contestazione dell’articolo 45 comma 9 bis del Codice della Strada, In questo caso potrebbe scattare una sanzione amministrativa da 825 a 3.305 euro.

Una multa salatissima che però in realtà è prevista soltanto per chi segnala la presenza degli autovelox con lampeggianti o dispositivi come il clacson. 

In sostanza segnalare i posti di blocco sui gruppi di WhatsApp non è sanzionabile. Ma può diventarlo – e far dunque scattare una sostanziosa multa – se vengono segnalati gli autovelox presenti sulla strada. 

Gestione cookie