Pensioni INPS più basse a marzo: il motivo che molti non si aspettavano

Ci sono brutte notizie in vista in materia di pensioni INPS: a marzo infatti saranno più basse. Ecco cosa sapere.

La notizia secondo la quale le pensioni INPS di marzo saranno più basse lascerà sicuramente sgomenti molti pensionati. In pochi infatti si aspettavano quanto sta per accedere che tra l’altro è connesso ad un motivo ben preciso.

Pensioni INPS più basse a marzo
Le pensioni saranno più basse a marzo – IlCiriaco.it

In questo articolo vi sveleremo tutto ciò che c’è da sapere al riguardo. Senza ombra di dubbio si tratta di informazioni molto importanti che vale la pena conoscere per evitare di ritrovarsi con una pensione più bassa a marzo senza sapere neppure il perché.

Pensioni INPS, perché a marzo saranno più basse

Durante il mese di marzo, le pensioni INPS saranno meno cospicue. Sicuramente per molti si tratta di una notizia assolutamente inaspettata e oltretutto in pochi sono a conoscenza del reale motivo di tale circostanza.

A tal proposito, va detto che il prossimo mese faranno il loro ritorno le addizionali comunali in acconto. Per molti pensionati l’appuntamento in questione potrebbe rivelarsi parecchio dispendioso. Ciò è dovuto al fatto che alcuni Comuni hanno reso nota una maggiorazione dell’addizionale. Quest’ultima in particolare sarà sarà oggetto di ricalcolo a partire dalla prossima erogazione.

Tra i Comuni italiani che hanno annunciato l’aumento dell’addizionale, c’è quello di Napoli con un valore pari all’1,0%. Ciò vale tra l’altro anche per il Comune di Palermo. Il discorso è diverso invece a Milano dove l’addizionale è pari allo 0,8%. Oltre a ciò, la fascia di esenzione è molto ampia dal momento che fino a 23 mila euro di reddito non si paga. Negli altri casi, invece sì.

Pensioni INPS più basse a marzo
Le pensioni INPS subiranno un cambiamento nel mese di marzo – IlCiriaco.it

Alla luce di quanto appena detto, è chiaro che rispetto alle pensioni erogate a febbraio, quelle di marzo saranno decisamente più basse. Ciò non vale però ad aprile: in questo mese, infatti si procederà all’applicazione delle nuove aliquote Irpef. Queste in particolare risulteranno più vantaggiose in presenza di una pensione d’importo compreso tra i 15 mila e 50 mila.

Per quando riguarda il meccanismo utilizzato per le addizionali, nel caso di quelle regionali, il saldo si effettua nel corso dell’anno successivo a quello di riferimento, tra gennaio e novembre, in 11 mensilità. In riferimento invece a quella comunale, il saldo viene effettuato sempre da gennaio a novembre e su undici mensilità. La differenza però è che in quest’ultimo caso è previsto anche un acconto per l’anno in corso che si applica per sole nove mensilità, da marzo a novembre.

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